giovedì 24 agosto 2023

Personaggi. 29. Vincenzo De Filpo

 


Vincenzo De Filpo nacque il 21 aprile del 1832 a Viggianello, da Luigi e Giuseppina Andreassi. Laureatosi in giurisprudenza nell'Università di Napoli, svolse inizialmente attività di avvocato, poi 

Professore di diritto all'Università di Napoli (22 marzo 1853). Vicepretore mandamentale e giudice conciliatore, fu poi Segretario del Consiglio provinciale di Potenza fino al 1870 e Vicepresidente del Consiglio provinciale di Potenza (1870-1876). L'anno dopo, fu Presidente del Consiglio provinciale di Potenza (1877-1897) e della Deputazione provinciale di Potenza; nel Consiglio fu parte attiva, comunque, dal 1861 al 1900, come membro del Comitato provinciale di Potenza per l'inchiesta agraria (26 settembre 1877) e della Commissione provinciale per l'inchiesta sulle opere pie del Regno (3 giugno 1880).
Fu, inoltre, Commissario straordinario del Comune di Lagonegro (1862) e del Comune di Ferrandina (4 marzo 1864).
Nominato Senatore il 21 novembre 1892, morì a Viggianello il 14 gennaio del 1900, assistito dalla moglie Luigina.



martedì 22 agosto 2023

Santi di Basilicata. 4. San Laviero

Il più antico documento su Laverio è una passio scritta nel 1162 da Roberto da Romana, diacono di Saponara, personaggio sconosciuto (Chevalier, Répertoire, II, col. 4005). Il racconto comprende tre parti: una breve introduzione, la narrazione prolissa delle pene subite dal martire, le vicende delle sue reliquie.


Per lo studioso Giacomo Racioppi, la parte riservata alle reliquie è stata composta nel XV o nel XVI secolo. Secondo questa passio leggendaria, fantasiosa e di nessun valore storico, Laverio fu decapitato sotto l'imperatore Costantino dopo aver sofferto numerosi supplizi, a Grumentum, presso la confluenza dei due fiumi Agri e Sagra.
Dopo la morte, i resti del martire lucano vennero sepolti dai cristiani nel luogo stesso del martirio, dove ora sorge una chiesa a lui dedicata,  nei pressi dell'attuale comune di Grumento Nova (Pz).
Fu canonizzato da papa Damaso nel 313. Le sue reliquie, dopo la caduta della città e della diocesi di Grumentum, andarono divise tra le varie comunità cristiane lucane.
Una parte di esse dopo la distruzione dell'antica città di Satrianum arrivò a Tito (Pz), che lo venera come santo patrono. Viene, altresì, venerato anche ad Acerenza e Grumento Nova.

QUELLI CHE CREDETTERO. Finalmente a Potenza! (Salvatore Iannarelli)


Il giorno 25 agosto p.v., alle ore 19.00, nel chiostro della chiesa di San Michele Arcangelo a Potenza, l’associazione “We Love Potenza”, in collaborazione con il blog “Di Storia, di storie”, presenterà il volume QUELLI CHE CREDETTERO. Memoria e mito del 1860 lucano tra Ottocento e Novecento

L'iniziativa, fortemente voluta dall’Associazione, rientra nel ciclo di una serie di presentazioni del volume dei due autori (edito da Valentina Porfidio Editore di Moliterno, editore con un occhio attento alle microstorie locali e alla valorizzazione dell’identità lucana) che portano avanti un progetto di Public History denominato “La Storia per strada”. Come evidenziato da Salvatore Iannarelli, presidente di We Love Potenza, «presentare la nostra storia rendendola fruibile, ma al contempo basandola su solide fondamenta metodologiche e di ricerca, consente di avvicinare il grande pubblico alle radici della nostra identità, portando alla luce quelle che sono le basi del nostro essere a livello socio-economico e culturale. Uno scopo, questo, condiviso dalla nostra Associazione da sempre». 

Il volume di D’Andria e Cecere, infatti, ricostruisce e rilegge, sulla base di solida documentazione inedita e della più recente storiografia sull’argomento, come l’insurrezione lucana diventasse un mito fondativo per la classe politica lucana nel primo cinquantennio dello Stato unitario. “Quelli che credettero”, infatti, furono i patrioti di prima fila (come Giacomo Racioppi o Michele Lacava), che rievocarono l’impresa dell’insurrezione e del Governo Prodittatoriale a scopi apologetici, o patrioti delle “seconde file”, come il cronista potentino Raffaele Riviello e il laurenzanese Gaetano Motta, che, ricostruendo dal loro punto di vista il 1860 lucano, non mancarono di esprimere la loro delusione di fautori attivi della macchina insurrezionale per un progetto di insurrezione popolare che deluse le aspettative nei decenni successivi all’Unificazione. 

Alla presenza dei due autori, la presentazione del 25 agosto vedrà gli indirizzi di saluto di don Mimmo Florio, parroco di San Michele, e del Presidente di “We Love Potenza” Salvatore Iannarelli. La discussione con gli autori sarà moderata da Valeria Capobianco, presidente dell’Associazione potentina e vedrà una formula totalmente aperta al pubblico, senza discussioni accademiche, ma con solide basi scientifiche come nelle altre tappe del tour del volume dei due studiosi, che ha già fatto registrare un lusinghiero successo di pubblico e di vendite.

sabato 5 agosto 2023

QUELLI CHE CREDETTERO. Una nuova data del tour di presentazione tra fuoco e fiamme (Antonio Cecere)

"I Genii del Vulture", con il patrocinio del Comune di Rionero in Vulture, presentano il volume (edito da Valentina Porfidio Editore) di Antonio D'Andria e Antonio Cecere, "QUELLI CHE CREDETTERO. Memoria e mito nel 1860 lucano tra Ottocento e Novecento", sul 1860 in Basilicata e sulla trasformazione di questo evento in un mito fondativo per l'identità lucana e la caratterizzazione politica della classe dirigente di Basilicata tra Ottocento e Novecento. 

Quando la Public History si fa spettacolo e rievocazione di un momento in cui, tra il fuoco dell'insurrezione e le fiamme della passione politica, si fece l'Italia da Sud. Gli autori racconteranno al pubblico l'insurrezione lucana dell'agosto del 1860 interagendo con la viva voce di coloro che dell'insurrezione furono autori e attori.

Un'occasione di confronto e divulgazione storica nella suggestiva cornice di Contrada Gaudo a Rionero, il giorno 8 agosto 2023 alle 20.00.


Il volume è disponibile prenotandolo presso Valentina Porfidio Editore 

(vporfidio3@gmail.com oppure  v.porfidioeditore@tiscali.it ).