Tuttavia, divenuto imperatore, Giuliano (l'Apostata) promulgò una violenta persecuzione contro la Chiesa. Donato fuggì ad Arezzo accolto dal monaco Ilariano a cui si affiancò nell'apostolato, penitenza e preghiera; con lui operò tra il popolo prodigi e conversioni.
La sua Passio racconta di miracoli eclatanti: fra i tanti, durante la celebrazione di una Messa, al momento della Comunione, entra nel tempio un gruppo di pagani che mandano in frantumi il calice. Donato, dopo intensa preghiera, raccoglie i frammenti e li riunisce, ma manca un pezzo del fondo del calice. Il vescovo continua a servire il vino senza che esso cada dal fondo mancante; fra lo stupore generale ben 79 pagani si convertono.
Un mese dopo Donato fu arrestato e, sotto la persecuzione di Giuliano l'Apostata, venne decapitato ad Arezzo il 7 agosto, data in cui viene festeggiato. Viene venerato come protettore degli epilettici.
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