Rocco Brancati nasce a Potenza il 26 febbraio 1950. Studia nell’Istituto Magistrale del capoluogo ed è, in questi anni, tra i vincitori del concorso della Federazione dei Cavalieri del Lavoro della Scuola Superiore di Roma, riservato agli alunni meritevoli dei Licei Classico e Scientifico e Istituto Magistrale, sull’elaborazione di un saggio sul rapporto tra lo sviluppo economico di una regione e le infrastrutture sul territorio.
Giornalista dal 1969, diventa pubblicista nel 1973 e stringe una notevole amicizia con il giornalista Giovanni Russo ed entra, dal 5 gennaio 1969, nella redazione del «Mattino» e di «Cronache Lucane» (fondato da Vittorio Sabia). Poiché Sabia lavorava in Rai, affida a Brancati la direzione delle due testate e, così, Rocco diventa cronista, coordinatore, impaginatore, correttore di bozze. Il «Mattino», chiusa la redazione di Potenza, lo trasferisce, nel 1976, in quella di Napoli-Benevento, dove rimane per tre anni, pubblicando, tra gli altri, diversi articoli sulla Rassegna «Città e Regione».Nel frattempo, il primo novembre 1975, pubblica il saggio Sociologia del territorio, apparso su «Basilicata ‘80», in cui analizza il degrado territoriale nelle sue cause storiche e nei suoi aspetti demografici, legandolo ad una mancanza di politica diretta al territorio e cercando di ridimensionare la tesi fatalistica del “male endemico” della regione. È un tipo di lettura che persegue anche durante gli studi a Pedagogia nella Facoltà di Magistero a Salerno, alla quale è iscritto dal 1970, laureandosi in Storia del Mezzogiorno con una tesi dal titolo Le condizioni dei contadini in Basilicata negli Atti dell’Inchiesta Jacini e Nitti, discussa il 25 giugno 1976 a Salerno e che ha come relatore Antonio Cestaro.
Tornato in Basilicata nel dicembre 1979 come giornalista professionista, diventa vice caporedattore vicario, dal 12 dicembre, per la neonata sede Rai di Basilicata, restandovi fino al ritiro, il 27 dicembre 2014.