Il 16 luglio del 1251 la Vergine Maria, circondata dagli Angeli e con Gesù Bambino in braccio, apparve al santo e, consegnandogli, appunto, lo scapolare, gli avrebbe detto: «Prendi, o figlio dilettissimo, questo Scapolare del tuo Ordine, come segno distintivo della mia Confraternita. Ecco un segno di salute, di salvezza nei pericoli, di alleanza e di pace con voi in sempiterno. Chi morrà vestito di questo abito non soffrirà il fuoco eterno» (le parole della Vergine sono sintetizzate nella formula latina Protego nunc, in morte juvo, post funera salvo!).
L’immagine della Madonna del Carmine è avvolta in un manto sul quale, di solito, sono raffigurate una o tre stelle, indicanti la perpetua verginità di Maria (prima, durante e dopo il parto), con Gesù Bambino in braccio o sulle ginocchia, nell’atto di offrire lo «Scapolare». Quest'ultimo, detto anche «abitino», è soprattutto una forma simbolica di «rivestimento», un richiamo di appartenenza, con cui si enuncia l’appartenenza a Maria.
La Madonna del Carmine è venerata nell'omonimo santuario di Avigliano (PZ).
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