Venuti alla sassosa marina di Maratea, un miglio verso la collina trovasi la Città posta sotto le radici d’un altissima montagna, ed all’opposto di un’altra, niente men alta; ond’è che da’ prin-cipj d’Ottobre, fino a Febbrajo affatto non v’entra il sole : Con tutto ciò ella è d’ottima aria, ed abitata da ricca industriosa gente […].
Questa Città è il solo luogo sul mare infero, che sia compreso, secondo la moderna divisione, nella Provincia di Basilicata […].
Sulla montagna, che sovrasta a Maratea è posta un’altra Terra murata, chiamata Maratea Soprana, la qual dimostra esser alquanto antica per le sue mura, che pajono di circa al decimo secolo. L’aria, che si gode da’ piani, che qui sono, è così perfetta, che non si può dir di più, e la veduta si stende fino a Capri da occidente, e all’Isola di Strongoli in Sicilia al mezzo giorno, per ogni altro lato lontanissima.
FONTE: . ANTONINI, La Lucania. Discorsi, in Napoli, appresso Francesco Tomberli, 1795, vol. I, pp. 436-437.
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