martedì 9 aprile 2013

Paesi lucani. 2. Bernalda nel 1797



Bernalda, o Bernarda, terra in provincia di Basilicata, in diocesi di Acerenza, distante da Matera miglia 18, e 30 da Taranto. E' situata in un colle verso mezzogiorno dirimpetto al mare Jonio, da cui è lontana 6 miglia, e verso ponente e tramontana tiene una catena di monti. L'aria, che vi si respira, dicono di esser buona, perchè temperata d'inverno, e calda molto di està. Si vuole, che fosse antica, e surta sulle rovine di Camarda. Vi esistono tuttavia gli avanzi delle sue mura, e tiene due porte, una ad oriente, l'altra a settentrione, fuori della quale vi sta un borgo, non essendo stato il recinto della terra capace della sua avvanzata popolazione. Nelle tasse de' fuochi trovasi sempre sotto nome di Camarda, alias Bernarda  o Bernanda.
Il di lei territorio confina da oriente e settentrione con quello di Pisticci, e propriamente col fiume Basento, il quale nasce ne' monti di Calvello, e di Potenza, e scaricasi nel mare Jonio, Tutto il detto territorio vedesi coltivato, eccetto la difesa feudale chiamata il Gaudello, Egli fa delle buone produzioni, ed anche bambace, ma appena sufficienti all'uso de' suoi cittadini, essendo assai ristretto per il numero de' medesimi. Buona parte di quegli abitati, che ascendono a 3200 vanno a faticare ne' territorij de' paesi limitrofi, che pigliano ad estaglio, e poi vendono le ricolte con poco loro guadagno a' negozianti di Taranto, come pure vanno ad esercitarvi la pastorizia.
Nella numerazione del 1532 furono tassati i suoi naturali per fuochi 99, nel 1545 per 135, nel 1561 per 284, nel 1595 per 673, nel 1648 per lo stesso numero, e nel 1669 per 387.
Il suddetto fiume Basento dà loro de' pesci, che chiamano chierpe, patimesi, ed anche capitoni, anguille, e londre, Vi sono parimenti altri rivoli di acqua, che nella stagione estiva vi pescano de' cerdiali, e de' gamberi. Alcuni di detti naturali vivono con questa pesca.
Nella difesa del Gaudello vi è molta caccia di quadrupedi, e di volatili; della prima specie sono cignali, lupi, volpi, lepri, cervi, mologne, porci spini, e testuggini, della seconda colombi, tortore, starne, pernici, beccacce, papare, grue, ed altri uccelli.
Nella nuova situazione del 1669 si trova notata: Beatrice de Bernando, seu hodierno possessore della terra di Camarda alias Bernanda per la giurisdizione delle seconde cause di detta terra, Ill. D. Ferrante de Bernando Duca di Bernanda per detta terra, ed Andrea Parise per la portolania della terra medesima. L'odierno possessore è D. Nicola Perez-Navarreta  grande di Spagna, col titolo di duca.

Fonte: L. GIUSTINIANI, Dizionario geografico-ragionato del Regno di Napoli, Napoli, presso Vincenzo Manfredi, 1797, tomo II, pp. 267-268.

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