venerdì 8 marzo 2013

Risorgimento lucano. 1. Cronologia del Risorgimento in Basilicata


21 gennaio 1799
Proclamazione della Repubblica Napoletana «una, e indivisibile» da parte dei patrioti in Castel Sant’Elmo.

25 gennaio 1799
Costituzione del primo Governo provvisorio della Repubblica napoletana, presidente Carlo Lauberg.

26 gennaio 1799
Diramazione, da parte del Governo della Repubblica, delle Istruzioni generali ai patrioti, manifesto politico-programmatico.

3 febbraio 1799
Assemblea di popolo, a Potenza, in Piazza del Sedile, presieduta dal vescovo Giovanni Andrea Serrao, con l’innalzamento dell’albero della Libertà ed elezione della Municipalità repubblicana, «democratica e popolare».

7 febbraio 1799
Sbarco, a Pezzo in Calabria, del cardinale Fabrizio Ruffo e della sua «Armata Cristiana e Reale» con l’obiettivo della riconquista del Regno.

9 febbraio 1799
Divisione del territorio continentale della Repubblica napoletana in 11 Dipartimenti. Il nono, quello del Bradano, con capoluogo Matera, comprendeva 200 centri abitati, a loro volta accorpati in 12 cantoni.

24 febbraio 1799
Assassinio, a Potenza, del vescovo Giovanni Andrea Serrao e del direttore del seminario diocesano, Antonio Serra.

27 febbraio 1799
Elezione, in piazza del Seggio, a Potenza, della seconda Municipalità repubblicana (ad indirizzo moderato), presieduta dall’ex sindaco Giosuè Ricciardi.

Fine marzo 1799
Lega o Patto di Concordia fra le sette Municipalità repubblicane di Potenza, Avigliano, Muro, Picerno, San Fele, Tito, Tolve, per garantire il reciproco aiuto in difesa delle istituzioni repubblicane.

18 maggio 1799
“Conquista” di Potenza da parte del capitano sanfedista Gerardo Curcio (detto Sciarpa) e delle sue truppe.

20 maggio 1799
Discussione, nella Commissione Legislativa del secondo Governo provvisorio della Repubblica napoletana, del Progetto di Costituzione di Francesco Mario Pagano già pronto a fine marzo.

13 giugno 1799
Entrata a Napoli da parte dell’«Armata Cristiana e Reale» del cardinale Ruffo; costretti alla resa i principali punti di difesa repubblicani.

21 giugno 1799
Tradimento delle “capitolazioni” (in base alle quali a napoletani e francesi era stata accordata la possibilità di emigrare in Francia su navi fornite dal governo borbonico) ed avvio della repressione borbonica, a Napoli e nelle province, tesa ad eliminare fisicamente i repubblicani con la morte, il carcere o l’esilio, al fine di “estirpare” il giacobinismo dal Regno.

13 luglio 1799-15 marzo 1800
Arco temporale di esecuzione delle condanne a morte dei «rei di Stato» lucani.

30 marzo 1806
Giuseppe Bonaparte nominato re di Napoli.

8 agosto 1806
Potenza capoluogo della provincia di Basilicata (L. 132 sulla divisione ed amministrazione delle Province del Regno).

18 settembre 1806
Insediamento del  primo Intendente della provincia di Basilicata, Tommaso Susanna (nominato con decreto del 13 agosto 1806), a Potenza, nella sede provvisoria del Palazzo Loffredo.

20 agosto 1808
Stampa del primo numero del «Giornale degli Atti dell’Intendenza di Basilicata», nella tipografia di Angelo Coda.

10 settembre 1808
Convocazione del Consiglio Generale della Provincia per il 15 ottobre 1808, con successive sessioni fino al 26 ottobre 1808.

28 agosto 1818
Assemblea Carbonara Lucana a Potenza, presieduta da Egidio Marcogiuseppe.

Giugno 1820
Assemblea, a Potenza, della rete di «Vendite» carbonare presenti nella provincia.

6 luglio 1820
Pubblicazione, a Potenza, da parte del Senato della Regione della Lucania Orientale, di una Dichiarazione in nome di Dio e sotto gli auspici  della Nazione Napoletana, con la promessa di diminuzione delle imposte fondiarie ed esortazione a giurare fedeltà al sovrano ed alla Costituzione.

10 luglio 1820
Pubblicato a Potenza il primo numero del «Giornale patriottico della Lucania Orientale», edito fino al 13 marzo 1821.

10 agosto 1820
Assemblea potentina del Popolo Carbonaro della Lucania Orientale, con dichiarazione pubblica indirizzata al Duca di Calabria e Vicario Generale del Regno di Napoli, il futuro Francesco I.

3 settembre 1820
Elezione, a Potenza, dei rappresentanti lucani al Parlamento Nazionale delle Due Sicilie: Domenico Cassino di Moliterno, Carlo Corbo di Avigliano, Innocenzo De Cesare di Craco, Gaetano Marotta di Trecchina, Paolo Melchiorre di Lau-ria, Francesco Petruccelli di Moliterno, Diodato Sansone di Bella, Diodato Sponsa di Avigliano.

28 gennaio 1821
Raduno, a Potenza - dopo la Convocazione del Parlamento Nazionale delle Due Sicilie e la dichiarazione di guerra all’Austria che aveva deciso l’occupazione del Mezzogiorno d’Italia -, di truppe di Legionari lucani, che, al comando di Diodato Sponsa, mossero verso il Lazio per congiungersi all’Armata del generale Guglielmo Pepe.

21 aprile 1821
Tentativi insurrezionali dei capitani Giuseppe Venita e Domenico Corrado a Tito e Vignola (Pignola).

30 agosto 1821
Istituzione, a Potenza, Laurenzana e Calvello, di quattro corti marziali, una delle quali presieduta dal maresciallo Philip Roth.

13 marzo-10 aprile 1822
Esecuzione, dopo processo sommario, dei protagonisti lucani dei moti insurrezionali, tra i quali Domenico Corrado, Giuseppe Venita e Carlo Mazziotta.

29 gennaio 1848
Concessione della Costituzione da parte di Ferdinando II.

10 febbraio 1848
Pubblicazione, a Potenza, del periodico «Il Costituzionale Lucano».

18 aprile 1848
Elezioni dei deputati al nuovo Parlamento delle Due Sicilie: 5 per il distretto di Potenza, 2 per quello di Matera, 3 per Melfi e 3 per Lagonegro.

29 aprile 1848
Istituzione del Circolo Costituzionale Lucano, presieduto da Vincenzo D’Errico, volto a sostenere la diffusione della Costituzione e salvaguardare l’ordine sociale contro insurrezioni per l’occupazione delle terre.

17-18 maggio 1848
A seguito delle rivolte del 15 maggio a Napoli, istituzione, a Potenza, da parte del Circolo Costituzionale, di un Comitato delle Finanze e di una Commissione di sicurezza pubblica, con il compito di colmare il vuoto politico e di spedire un contingente di armati nella capitale del Regno per difendere la Costituzione.

15 giugno 1848
Convocazione di una Dieta composta da delegati dei centri della provincia di Basilicata, presieduta da Vincenzo D’Errico.

25 giugno 1848
Riunione della Dieta Federale con i rappresentanti dei Circoli Costituzionali delle province di Basilicata, Terra di Bari, Capitanata, Terra d’Otranto e Molise e proposta di un documento programmatico, il Memorandum.

4 luglio 1848
Proclama ai popoli della Lucania di Emilio Maffei.

8 luglio 1848
Rifiuto, all’interno della Dieta Federale, delle forze politiche radicali, guidate da Emilio Maffei, di firmare il Memorandum, ritenendo come unica soluzione ai mali del Regno il rovesciamento dei Borbone. A tal fine, sull’esempio della Calabria, tentativo (fallito) di istituire un Governo provvisorio a Potenza, avversato fermamente  dall’azione congiunta delle forze politiche moderate guidate da Vincenzo D’Errico e da quelle istituzionali, guidate dall’Intendente Giacomo Coppola.

12 marzo 1849
Sospensione a tempo indeterminato del Parlamento Nazionale delle Due Sicilie e revoca di fatto della Costituzione da parte di Ferdinando II.

3 novembre 1852
Camillo Benso, conte di Cavour, già Ministro dell’Agricoltura, del Commercio e della Marina, nonché delle Finanze, nominato Presidente del Consiglio dei Ministri del Regno di Sardegna.

1857
Istituzione, a Napoli, di un Comitato dell’Ordine, con rappresentanze moderate e democratiche e un proprio giornale, clandestino, il «Corriere di Napoli».

27 aprile-11 luglio 1859
Seconda guerra d’indipendenza.

30 settembre-21 ottobre 1859
Manifestazioni antiborboniche, con bandiere tricolori, a Viggiano, Grottole, Cirigliano, Corleto, Tricarico, Rotonda, Pietrapertosa, Lauria, Castelmezzano, Grassano, Pomarico.

5 maggio 1860
Partenza, da Quarto, della spedizione dei Mille, al comando di Giuseppe Garibaldi. Tra i volontari il materano Giambattista Pentasuglia.

21 giugno 1860
Istituzione, a Corleto Perticara, del Comitato Centrale Insurrezionale Lucano, presieduto da Carmine Maria Senise. Divisione della Basilicata in 12 «sottocentri»: Corleto, Rotonda, Castelsaraceno, Senise, Tramutola, Tricarico, Miglionico, Potenza, Genzano, Avigliano, Ferrandina, Bella.

13 agosto 1860
Riunione, a Corleto Perticara, di Giacinto Albini, Camillo Boldoni e Nicola Mignogna per definire il piano d’azione dell’insurrezione in Basilicata, di concerto con gli altri centri insurrezionali.

15 agosto 1860
Invio di corrieri nella provincia per organizzare la rivoluzione nella provincia, con la pubblicazione dell’Appello ai fratelli lucani di Rocco Brienza.

16 agosto 1860
Manifestazione in nome dell’Unità d’Italia a Corleto, capeggiata dai Senise.
Esortazione ai lucani da parte dell’Intendente Nitti, con un foglio a stampa, a partecipare alle elezioni per il nuovo Parlamento per la Costituzione tardivamente concessa da Francesco II.

17 agosto 1860
Raduno, a Corleto, di armati dalla Val d’Agri e dal Materano.

18 agosto 1860
Acquartieramento della guarnigione borbonica a Montereale (a Potenza) per presidiare e bloccare le vie di accesso alla città. Scontri tra insorgenti e gendarmi, costretti a lasciare la città alle colonne di insorti, giunte nel primo pomeriggio anche da Avigliano, Genzano e dal Melfese e, a sera, da Corleto.

19 agosto 1860
Proclama di Nicola Mignogna e Giacinto Albini: costituzione del Governo Prodittatoriale. Dimissioni dell’Intendente Nitti rassegnate al Decurionato potentino che, riunitosi, cedette a sua volta i poteri al Governo Prodittatoriale.
Prodittatori Nicola Mignogna e Giacinto Albini; Comandante militare Camillo Boldoni; Segretari Gaetano Cascini, Rocco Brienza, Nicola Maria Magaldi, Giambattista Matera. Emilio Petruccelli comandante in capo della nuova Guardia Nazionale.

20 agosto-11 settembre 1860
Istituzione, in 71 centri della provincia di Basilicata, di Giunte insurrezionali ad opera di Commissari democratizzatori.

23 agosto 1860
Pubblicazione, a Potenza, del primo numero dell’organo ufficiale del Governo Prodittatoriale, «Il Corriere Lucano. Giornale Ufiziale dell’Insurrezione».

25 agosto 1860
Istituzione di una Giunta Centrale di Amministrazione, composta da 7 direttori, presidente Francesco Antonio Casale.
Comando della Guardia Nazionale affidato a Domenico Asselta.

2 settembre 1860
Garibaldi a Rotonda.

5 settembre 1860
Rientro di Boldoni a Potenza per organizzare la brigata dei Cacciatori Lucani. Partenza di Albini e Mignogna per Auletta, per incontrare Garibaldi.

6 settembre 1860
Nomina, da parte di Garibaldi, di Giacinto Albini a Governatore della Basilicata con poteri illimitati.

10 settembre 1860
Proclama Al popolo lucano dei direttori degli Uffici. Giacomo Racioppi nominato Segretario Generale della Provincia di Basilicata.

15 settembre 1860
Costituzione del Battaglione Lucano e nomina di Emilio Petruccelli a Capo di Stato Maggiore. I quattro scaglioni del Battaglione affidati al sacerdote aviglianese Nicola Mancusi, al tricaricese Francesco Paolo Lavecchia, a Giuseppe Do-menico Lacava di Corleto ed a Francesco Paolo Pomarici di Anzi.

21 ottobre 1860
Inaugurazione delle operazioni di voto per l’annessione al Regno. Partecipazione di 98.213 abitanti, circa il 20% della popolazione, con il risultato di 98.102 voti favorevoli ed appena 111 contrari

11 novembre 1860
Udienza di Vittorio Emanuele II ad una delegazione del Consiglio Comunale di Potenza, guidata dal Sindaco Antonio Sarli.

10 gennaio 1861
Elezioni del Consiglio Provinciale della Basilicata.

27 gennaio 1861
Prime elezioni politiche postunitarie (VIII Legislatura). Eletti: Aurelio Saffi (collegio di Acerenza); Ferdinando Petruccelli della Gattina (collegio di Brienza); Francesco Lovito (collegio di Chiaromonte); Camillo Boldoni (collegio di Corleto); Francesco Maria Gallo (collegio di Lagonegro); Pasquale Serra (collegio di Matera); Achille Argentini (collegio di Melfi); Pasquale Magaldi (collegio di Muro); Saverio Rendina (collegio di Potenza).

18 febbraio 1861
Proclamazione del Regno d’Italia, a Torino, da parte dei Deputati del Parlamento.

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