giovedì 25 febbraio 2016

Personaggi. 16. Giovanni Paladino, uno scienziato da Potenza

Giovanni Michelangelo Paladino nacque a Potenza il 26 aprile 1842. Compì gli studi a Napoli, dopo la partecipazione alla Rivoluzione del 1860: nel 1861 Paladino vinse un concorso di assistente di Anatomia e Fisiologia Sperimentale presso la Scuola Superiore di Medicina Veterinaria a Napoli, affiancando il professor Antonio De Martino.
Paladino ebbe nel 1867 la libera docenza in fisiologia, nel 1902 la cattedra di zoologia e fisiologia alla scuola veterinaria, quindi quella di istologia e fisiologia all'università di Napoli, divenendo, poi, membro Consiglio della Pubblica Istruzione e rettore dell'Ateneo napoletano (1907-1909). Professore ordinario di Zoologia, Anatomia e Fisiologia sperimentale alla Scuola superiore di medicina e veterinaria di Napoli (10 febbraio 1869-28 dicembre 1902), fu poi Professore incaricato di Fisiologia e Istologia generale all'Università di Napoli (30 maggio 1881) e Professore straordinario di Fisiologia e Istologia generale all'Università di Napoli (16 ottobre 1882). I suoi studi sull'anatomia e fisiologia delle ovaie e della placenta, sui corpuscoli del Pacini e sul fascio atrioventricolare diedero prova delle sue qualità di osservatore e ricercatore acuto (nel 1873 pubblicò a Napoli il Trattato di istologia speciale; nel 1885, a Napoli le Istituzioni di fisiologia, in due volumi.). Infatti egli descrisse il fascio di conduzione cardiaca, successivamente più noto con il nome di fascio di His (o fascio di Paladino-His).
  Fu senatore del regno dal 1908. Alla sua morte (morì a Napoli il 25 gennaio 1917), il ministro Bianchi scrisse: 
"Il senatore Paladino si può considerare come uno di quei forti, poderosi talenti che così di frequente produce la Basilicata, povera, ma forte.
Egli non ebbe veramente inclinazione alla vita politica, ma fu, fin dai giovani anni, come ha ricordato l’illustre Presidente dell’Assemblea, un ricercatore felice, un osservatore acuto, pronto nelle concezioni scientifiche, ma molto severo con se stesso nei metodi e nelle conclusioni.
Lascia una serie di lavori, che hanno preso il loro posto nella letterature medica italiana ed anche estera. Il suo nome con la sua morte non muore.
Il senatore Paladino resse da direttore la Scuola veterinaria superiore di Napoli, e riuscì a rialzarne le sorti, per modo che quella scuola raccolse ed accolse non solamente studiosi italiani, ma molti ancora, greci, bulgari e di altre nazioni balcaniche. Istologo e fisiologo profondo fu per lui creata la Cattedra di fisiologia e di istologia generale nella Università di Napoli dal ministro Baccelli, e la tenne altissima. Fu, come dicevo, un ricercatore acuto, e specialmente un maestro, inquantoché ha educato nelle discipline che insegnano, schiere di giovani, che oggi onorano l’insegnamento e l’ateneo italiano. Resse l’Università di Napoli come rettore, ispirandosi ai criteri della massima giustizia e si studiò a rendere più rigogliosa la vita di quell’ateneo, di uno cioè, di quei grandi istituti che sono la più alta espressione della civiltà di un popolo. Il senatore Paladino è uno di quei cavalieri dell’intelletto, della dottrina e dell’insegnamento dei quali un paese civile si onora, ed io, associandomi alla proposta del senatore D’Ovidio, prego il Senato di inviare alla famiglia di lui, alla Università di Napoli ed alla città di Potenza il compianto di questa Assemblea, alla memoria di lui il saluto di quest’alto consesso".
FONTI: http://notes9.senato.it/Web/senregno.NSF/8c58c55c1230e7f8c125703d002fe257/524ee386b2ed85224125646f005e1045?OpenDocument

A Potenza Lerra, Sabbatucci e D'Andrea su Zanardelli

A Potenza, il 27 febbraio 2016, alle ore 17.30, nella Sala del cortile del Museo Archeologico Nazionale della Basilicata "Dinu Adamesteanu", verrà presentato il volume La scoperta del Mezzogiorno. Zanardelli e la questione meridionale, a cura di Giampaolo D’Andrea e Francesco Giasi (Roma, Edizioni Studium, 2015).  La Fondazione Istituto Gramsi ha promosso la pubblicazione di questo volume dedicato a Giuseppe Zanardelli, primo Capo di governo dell'Italia indipendente a visitare il Mezzogiorno. Quello di Zanardelli rappresenta un approccio allo sviluppo del Mezzogiorno che punta sulle vocazioni e sulle potenzialità dei territori, sulla valorizzazione delle sue risorse, sull’istruzione e sulla formazione al lavoro, sulla qualità delle classi dirigenti, sui diritti alla cittadinanza e sui servizi. Alla presentazione (991 giorni con il Sud, di Carlo Borgomeo), il volume fa seguire il saggio Rileggere Zanardelli, di Francesco Giasi; Tra ordinarietà e straordinarietà. L’intervento nel Mezzogiorno nel primo Novecento di Giampaolo D’Andrea; Gli effetti della legge speciale per la Basilicata, di Donato Verrastro. A questa sezione segue la sezione Immagini del viaggio in Basilicata (Zanardelli e l’intervento straordinario nel Mezzogiorno; Sulle condizioni del Mezzogiorno; Il discorso di Napoli; Il discorso di Potenza; Sulle condizioni della Basilicata; Il disegno di legge sulla Basilicata; Giolitti e la legge Zanardelli; Il testo della legge speciale per la Basilicata; Il testo della legge speciale per Napoli).
All'incontro, moderato da Donato Verrastro (Università degli Studi di Salerno, Deputazione Lucana di Storia Patria), interverranno Giampaolo D’Andrea, Capo di Gabinetto Ministero dei Beni e delle attività culturali e del Turismo; Antonio Lerra, docente di Storia Moderna nell'Università degli Studi della Basilicata e presidente della Deputazione Lucana di Storia Patria; Giovanni Sabbatucci, docente di Storia Contemporanea nell'Università degli Studi di Roma La Sapienza ed Isabella Valente, docente dell'Università degli Studi di Napoli Federico II. 

giovedì 18 febbraio 2016

ROUND E SOUND: la boxe tra letteratura, teatro e musica.

 
Il 5 marzo, dalle 19.30, nel Teatro Don Bosco di Potenza, si terrà un interessante incontro a margine della presentazione del libro Il biondo. Un pugno alla guerra, l'altro per ricominciare (Potenza, Sud'Altro Editore, 2016), di Gianmarco Blasi. In parallelo, il concerto del gruppo "La compagnia dei lupi".
Alla serata, presentata dal giornalista sportivo Pietro Scognamiglio, con il contributo dell'attore Pino Quartana, interverranno l'attrice Eva Immediato, il tecnico federale della boxe Luciano Grillone, il giornalista Leonardo Pisano, Federico Falzone (direttore di BoxBoxe), Fabrizio Baldantoni, presidente di FPI Puglia-Basilicata e Mary Zirpoli, presidente dell'associazione LucidaMente. Ospite d'onore sarà Emanuele Blandamura, campione internazionale di pesi medi. 
L'interessante iniziativa aprirà uno squarcio sulla storia di questo sport nella nostra regione, con il ricordo di figure notevolissime per l'ambiente pugilistico e sociale della Potenza che fu.

giovedì 4 febbraio 2016

Le perle lucane. 2. Lagonegro

«Partiamo da Lauria dopo avervi passata la notte, ma ancor troppo presto per poterne discernere la posizione; abbiamo fatto ventotto miglia ...