lunedì 17 giugno 2013

La Basilicata contemporanea. 4. Il Liceo Classico di Potenza a inizio Novecento

Notevole, all’inizio del Novecento, fu il tentativo di alcuni docenti del Liceo “Salvator Rosa” di Potenza di creare una rivista che, lungi dall’essere manifesto di una scienza “di paese”, allargasse la ricerca storica a dimensioni più ampie, inquadrando la città e la regione nel nuovo corso di studi dello scorcio del secolo. La “Rivista Storica Lucana”, nata nel 1901, ospitò, nella sua breve vita - fu pubblicata a cura dell’Archivio di Stato di Potenza tra il 1900 e il 1901, cessando le sue publicazioni nel maggio del 1901 -, articoli che, ispirati al nuovo indirizzo degli studi lucani dato da Giustino Fortunato, tentarono una più attenta ricostruzione dei fatti del 1799 basata sull’esame dei documenti dell’Archivio di Stato di Potenza, già studiati, per quanto riguarda l’intera regione, proprio da Fortunato secondo la nuova metodologia che si accostava alla documentazione archivistica, più che alle sole fonti edite  o ricostruirono i problemi del dibattito politico lucano postunitario. In questo senso,  notevole fu l’attività di Antonino Tripepi, “conservatore capo” dell’Archivio di Stato di Potenza, che analizzò l’evoluzione di Potenza sotto il profilo storico e giuridico, conformemente a questo metodo, ancorché sviluppato in modo ancora “rozzo”, di ricerca delle fonti. Proprio avvalendosi dei documenti dell’Archivio di Stato di Potenza, Tripepi pubblicò un primo, ancorchè sommario, elenco di intendenti, prefetti e presidenti del Consiglio Provinciale. Altri contributi del Tripepi furono pubblicati ancora nel “Lucano”. A proposito del suo metodo, gli si deve riconoscere il merito di “avere intuito il valore delle fonti e di avere, sia pure con scarsi risultati, cercato di indirizzare gli studiosi di storia patria alla ricerca del documento”.
Notevole fu anche la produzione di Edoardo Pedìo, professore anch’egli al Liceo potentino e studioso di momenti e figure del risorgimento in Basilicata di andamento prosopografico e di interpretazione politica dei fatti. Per citare alcuni esempi, cfr. Garibaldi e l’insurrezione lucana del 1860, Potenza, La Squilla Lucana, 1908; Francesco Lomonaco nel centenario della morte, Potenza, La Squilla Lucana, 1910; Francesco Mario Pagano eroe e martire del Risorgimento, Potenza, La Squilla Lucana, 1916.
Che il Liceo di Potenza fosse, in questo periodo, “fucina” di nuove proposte volte ad inserire la scienza lucana nel più ampio panorama nazionale lo dimostra anche il percorso di un filologo quale Salvatore Rossi, di Pomarico, che a Potenza fu docente di materie classiche e che si distinse per i suoi studi senecani, quali lo Studio critico e grammaticale su la tragedia "Il Tieste" di L. Anneo Seneca, del 1897, e, dopo il suo passaggio ad ordinario dell’Università di Messina, del saggio La critica letteraria in Lucio Anneo Seneca, edito negli atti dell’Accademia Peloritana di Messina. 

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