giovedì 13 febbraio 2025

Paesi lucani. 68. Cenni su Laurenzana e la fontana di San Silvestro (Martina Giordano)

Laurenzana. come molti paesi della Basilicata, affonda le sue origini nel Medioevo, quando ragioni di difesa portarono allo svilupparsi dei primi insegnamenti intorno alla rupe. La successiva crescita avvenne intorno ai due poli costruiti dalla chiesa madre e dal castello.


Le prime fonti documentarie risalgono al periodo normanno. In epoca successiva, gli Angioini apportarono notevoli cambiamenti sia al castello che al centro abitato che viene per la prima volta racchiuso da una cinta muraria munita di torri, rotonde e scarpate. 

Solo nel XVII secolo, in conseguenza della crescita urbana e degli scambi commerciali, le torri della cinta muraria furono assorbite nel tessuto urbano e utilizzate per uso civile. L’organismo urbano si sviluppò successivamente, lungo il percorso di crinale dove sorsero i maggiori palazzi della borghesia. Elementi caratteristici furono i numerosi “archi” a sottopasso, archi utilizzati anche per la realizzazione della fontana di San Silvestro (detta Tempone, forse per le sue grandi dimensioni), struttura realizzata in pietra, caratterizzata da tre grandi archi; nell’arcata centrale da cui fuoriusciva l’acqua vi era un grande lavatoio nel quale le donne andavano a lavare i panni e gli animali andavano ad abbeverarsi. Difficile trovare immagini e storia di questa fontana, poiché venne murata in seguito alla modernizzazione del paese. 



giovedì 30 gennaio 2025

Le perle lucane. 5. Cesare Malpica: un giornalista nella Potenza ottocentesca (Antonio Cecere)

Potenza, ancora nel XIX secolo, era ancora una piccola città senza particolari meriti artistici. Lo dimostra lo scrittore inglese Edward Lear che, nell’autunno del 1847, giunto in Basilicata, volutamente evitò di visitare la città che, appena intravista, gli parve subito molto brutta, quanto a posizione e forma. Infatti, la sua attenzione fu maggiormente rapita dai luoghi oraziani, in cui ritrovò le antiche memorie, immerse in grandi scorci di natura paesaggistica integra, che ancor meglio gli parve esaltare l’isolamento degli uomini. 


Altri, invece, parlarono di Potenza in toni molto positivi, come Cesare Malpica, romanziere, novellista, critico letterario e giornalista che raccolse le sue Impressioni della visita nelle terre lucane, nella primavera dello stesso 1847. Egli, rappresentante della scuola romantica del Mezzogiorno, addentrandosi nelle province napoletane alla vigilia dei moti rivoluzionari del 1848, decise di visitare anche la Basilicata, di cui, a quei tempi, si conosceva ancora poco. Malpica fu tra i pochi a spingersi fino a Potenza che non mancò di descrivere in modo molto positivo:

«Non son alte le case è vero: ma tali le comporta il sito: ma non han poi quell’aria lugubre e spiacevole, che molti si figurano: sono invece modestamente decenti, tutte biancheggianti, e molte ancora van sorgendo con più vago, più regolare, e più ampio disegno. Veggo a manca la piazza dell’Intendenza, vasta, adorna di alberi, col palazzo, che avrà in breve compita la facciata, in fondo: poco più lungi e ritta leggo sur una lapida: Piazza Duca della Verdura; è più angusta, ed è destinata a’ commestibili: poco appresso scerno una seconda piazza a manca, coll’antico sedile in fondo, con Caffè e botteghe ai due lati, e a rimpetto la vista delle colline dominate dalla Città […]. Ecco le prime immagini che offre Potenza a chi vi giunge […]. Ponendoti per quella via che ha a ritta il lato occidentale della città godrai di novello orizzonte. Son vigneti ordinati su per le falde dei monti, son casini biancheggianti fra verdi piante; è il verde tappeto delle praterie che si stende fino alle vette; è tutto un ramo degli Appennini disposto a semicerchio, per servir di specchio alla moderna capitale dei Lucani. Questa via scendendo giunge ad una pianura in cui vedi il Giardino delle Piante a manca, presso a cui scorre il pubblico fonte, e il Cenobio dei Riformati a dritta. Fra questo e quello passa la consolare, che di là, sempre salendo, mena per Avigliano alle Puglie. Giunto in cima, là dove sorge una graziosa villetta arrestati. Da quel punto scorgi Potenza ai tuoi piedi, colla sua forma quadrilatera, coi suoi pubblici edifizi, coi suoi campanili, coi suoi Templi, e col vasto e antico locale dei Conventuali, ora occupato da’ Tribunali, col palazzo dell’Intendenza, che ancora si va abbellendo […]. Lungi, si stendono a dritta e a manca altri monti, e altri boschi, e dietro a questi altri ancora, infino a Vaglio, limite estremo dell’orizzonte».

Queste le prime impressioni di un visitatore che, dall’esterno, vide Potenza come fervido centro di studi e di cultura, con la presenza di intellettuali esponenti di una colta borghesia. Davvero la fatica di un viaggio attraverso aree sconosciute e difficili da percorrere dovette sembrargli pienamente ripagata, trovandosi in una terra incantevole e con scenari spettacolari, assai differenti da quelli immaginati. Infatti Malpica descrisse il suo avvicinarsi a Potenza con i colori di un pittore, che ritrasse la predominanza di boschi, colline, campagne, ruscelli, alberi, vigneti ed armenti, che circondarono la città, estesa su di un colle, ammirata, ma a patto che ci si accostasse con la mente libera e gli occhi scevri da errati preconcetti. Molte pagine furono dedicate ai piacevoli incontri con i galantuomini del posto, affabili e colti, pieni di ingegno e virtù ospitali, desiderosi di crescere e migliorarsi, in un’atmosfera di progresso che, tuttavia, non faceva chiudere gli occhi a Malpica, più volte fermo sulle note meno felici sulle condizioni di vita dei ceti subalterni, costretti in miseri tuguri, ben diversi dai palazzi patrizi e dalle ville dei professionisti. 

Approfondite le sue conoscenze della storia della regione e dei suoi principali centri abitati, tra cui Potenza, che disse essere città di antichissima storia e patria di cittadini illustri, quando lasciò la Basilicata fu animato dalla speranza che le sue impressioni personali potessero essere di incitamento per altri che, dopo di lui, sarebbero venuti in quello che, con una certa esagerazione, definì addirittura il più bel paese d’Italia, per raccontarne le bellezze. E Potenza aveva molte cose da raccontare a livello di eventi e personaggi. Ma questa, come diciamo sempre, è un’altra storia.


mercoledì 15 gennaio 2025

Santi di Basilicata. 8. San Donato

Nato a Nicomedia, studia da chierico a Roma. Suo compagno di formazione è Giuliano, ma mentre questi diventa suddiacono della Chiesa di Roma, Donato rimane semplice lettore. Tuttavia divenuto imperatore, Giuliano (l'Apostata) promulga una violenta persecuzione contro la Chiesa. Donato fugge ad Arezzo accolto dal monaco Ilariano a cui si affianca nell'apostolato, penitenza e preghiera; con lui opera tra il popolo prodigi e conversioni. 

La sua «passio» racconta di miracoli, fra i quali, durante la celebrazione di una Messa, al momento della Comunione, entra nel tempio un gruppo di pagani che mandano in frantumi il calice. Donato raccoglie i frammenti e li riunisce, ma manca un pezzo del fondo del calice. Il vescovo continua a servire il vino senza che esso cada; un mese dopo Donato è arrestato e, sotto la persecuzione di Giuliano l'Apostata, viene decapitato ad Arezzo il 7 agosto.

Patrono dei comuni di Anzi, Carbone, Ripacandida e Ruoti, nonché compatrono di Pignola.

mercoledì 27 novembre 2024

La Basilicata contemporanea. 47a. Il problema dell'economia lucana contemporanea

Nell'ambito delle iniziative relative alla Notte Bianca dei Licei Economico-Sociali, il Liceo delle Scienze Umane "Rosa-Gianturco" di Potenza ha attivamente partecipato con una giornata fortemente indirizzata all'educazione finanziaria, il 27 novembre.

Si è, infatti, partiti con un Seminario di Studi sul tema dell'educazione finanziaria nell'auditorium del Liceo. Dopo gli indirizzi di saluto del DS del Liceo "Rosa-Gianturco", Mario Lanzi, che ha illustrato valenza e struttura della Notte Bianca dei Licei Economico-Sociali, anche a livello nazionale, Claudia Datena, responsabile dell'Ufficio Scolastico Regionale, ha ricordato temi e importanza del Liceo Economico-Sociale e l'importanza dell'orientamento per promuovere anche le azioni di promozione della legalità economico-finanziaria. Ha evidenziato come novembre sia, nello specifico, un mese dedicato a questo tipo di formazione e fatto presente come l'USR abbia protocolli d'intesa con la GdF e la filiale potentina della Banca d'Italia.

La studentessa di quinto anno Melanie Monaco è intervenuta come moderatrice a dare voce agli studenti, illustrando il background scientifico-professionale dei relatori intervenuti, a partire dalle iniziative messe in atto dalla Filiale di Potenza della Banca d'Italia nell'ambito di una maggiore comprensione dei trend economici della Basilicata, tra tentativi di ripresa e spopolamento costante.

Gennaro Sansone, Direttore della Filiale potentina della BdI,  ha esordito parlando dell'importanza dell'educazione finanziaria, relazionando, poi, delle dinamiche dell'economia regionale nel 2024. Mentre l'Italia e il Mezzogiorno continuano a registrare una crescita, la Basilicata, quantomeno nei primi sei mesi, ha evidenziato un deciso arretramento, dovuto alla sua struttura produttiva fondamentalmente appiattita sul settore automobilistico. Infatti il 30% degli occupati nell'industria è impiegato nell' indotto Stellantis. A dire la verità, il settore automobilistico vede una crisi di respiro europeo dovuta alla difficoltà di transizione ambientale dal motore endotermico a quello elettrico, con notevoli difficoltà: tuttavia, su Melfi ci sono segnali positivi, dovuti al fatto che ci siano investimenti notevoli sulla produzione di auto elettriche, anche se il -0,01% in meno fa parlare di notevoli resistenze in questo processo. Ancora, si è parlato del problema delle infrastrutture, che si spera sia risolto con i fondi del PNRR e che risulta uno dei fattori di debolezza della Basilicata, insieme allo spopolamento. Quest'ultimo, dato da un indice di natalità negativo, ha dei saldi migratori alti, con accentuazione nelle aree interne: dei 131 comuni lucani, ben 119 sono aree interne, con prestazioni essenziali (sanitaria, scolastica, infrastrutturale) poco fruibili.

Quali sono, secondo Sansone, le prospettive per il futuro? Il saldo migratorio alto prevede un calo del 26% della forza lavoro, con un netto peggioramento della sostenibilità dei servizi sociali. Ciò potrebbe essere compensato dall'aumento della partecipazione delle donne al mondo del lavoro, che in Basilicata e nel Mezzogiorno continua ad essere bassa. A tal proposito, Sansone, riallacciandosi al tema della violenza contro le donne, ha rilevato come ciò potrebbe aiutare le donne nell'affrontare (e ribellarsi a) relazioni tossiche. 

Il secondo intervento, di Carlo Cottarelli, già parlamentare, Presidente del Consiglio incaricato nel 2018 e Direttore del FMI (ospite del Liceo grazie al Programma di Educazione per le Scienze Economiche e Sociali promosso dall'Università Cattolica del Sacro Cuore), ha enunciato in forma sintetica e pregnante alcuni notevoli problemi di educazione finanziaria, a partire dalla crisi delle imprese dovuta alla pandemia del COVID-19. L'incertezza ha portato le famiglie a mantenersi prudenti nei loro programmi di spesa e i governi, quindi, ad adottare politiche fortemente espansive per implementare i consumi, a partire dai programmi d'aiuto per continuare con misure come le cosiddette "politiche dei bonus" (da quello biciclette a quello vacanze al superbonus 110%, per parlare solo dei più noti). Tali misure erano finanziate, ad esempio, in Italia prendendo a prestito dalla BCE ed hanno, secondo Cottarelli, funzionato bene nel far ripartire l'economia italiana, con un rimbalzo di ripresa più forte rispetto a quanto previsto.  Tuttavia, l'inflazione è aumentata di botto, passando dal 4% precovid all'11% nel 2021, facendo abbassare il potere d'acquisto e alzare le perdite per i risparmiatori. Secondo Cottarelli, il ritorno dell'inflazione è dovuto all'eccesso di spinta per le imprese che, dovendo produrre di più e non avendone i mezzi, alza i prezzi per equilibrare il rapporto tra domanda e offerta, che era eccessivamente squilibrato a favore della prima. E ciò soprattutto per le materie prime. Al di là del breve periodo, comunque, come sottolineato dall'economista , per far crescere l'economia italiana lombardo bisogna puntare sul PNRR, volto ad aumentare la dotazione di capitale pubblico, privato e umano della popolazione, con denaro (circa 200mld di euro dati all'Italia dalla UE) e riforme per rendere l'Italia un paese dove sia più facile fare impresa, dalla riforma amministrativa a quella giudiziaria (ad esempio, riduzione del 40% dei processi civili/commerciali). Tuttavia, come si è chiesto Cottarelli, quali sono i problemi? Innanzitutto il chiedersi se gli investimenti siano stati giusti, il che porta a notare un livello di crescita almeno al 2% anno, come avveniva per Spagna e Portogallo. Non ci sarebbero, dunque, segnali di svolta, il che porterebbe a mantenere il trend della fuga dei giovani dal Paese. Cottarelli ha, infine, concluso il suo intervento auspicando che segnali migliori giungano nel biennio di applicazione del PNRR che ancora resta. 





La mattina è proseguita con un un ampio ed articolato dibattito promosso dagli interventi degli studenti e la premiazione della studentessa diplomata Bianca Leoci, vincitrice, nello scorso anno scolastico, del concorso nazionale di Economia "Matteotti 100 per le scuole" e del diplomato con 110 e lode Giancanio Lucia. 







Paesi lucani. 68. Cenni su Laurenzana e la fontana di San Silvestro (Martina Giordano)

Laurenzana . come molti paesi della Basilicata, affonda le sue origini nel Medioevo, quando ragioni di difesa portarono allo svilupparsi dei...