giovedì 10 ottobre 2024

Santi di Basilicata. 6. San Rocco

San Rocco sarebbe nato a Montpellier fra il 1345 e il 1350 e morto a Voghera fra il 1376 ed il 1379. Intorno ai vent’anni di età perse entrambi i genitori e decise di vendere tutti i suoi beni, per cui si affiliò al Terz’ordine francescano e, indossato l’abito del pellegrino, fece voto di recarsi a Roma a pregare. Nel luglio 1367 era ad Acquapendente, una cittadina in provincia di Viterbo, dove chiese di prestare servizio nel locale ospedale mettendosi al servizio degli ammalati di peste. L’arrivo a Roma è databile fra il 1367 e l’inizio del 1368. Qui sarebbe avvenuto il più famoso miracolo di San Rocco: la guarigione di un cardinale, liberato dalla peste dopo aver tracciato sulla sua fronte il segno di croce. Fu proprio questo cardinale a presentare San Rocco al pontefice.


Nel luglio 1371 è a Piacenza presso l’ospedale di Nostra Signora di Betlemme. Qui proseguì la sua opera di conforto e di assistenza ai malati, finché scoprì di essere stato colpito dalla peste, rifugiandosi in un bosco vicino Sarmato, in una capanna vicino al fiume Trebbia. Qui un cane lo trova e lo salva dalla morte per fame portandogli ogni giorno un tozzo di pane, finché il suo ricco padrone seguendolo scopre il rifugio del Santo. 

Dopo la guarigione San Rocco riprende il viaggio per tornare in patria. Le antiche ipotesi che riguardano gli ultimi anni della vita del Santo non sono verificabili. La leggenda ritiene che San Rocco sia morto a Montpellier, dove era ritornato o ad Angera sul Lago Maggiore, il 16 agosto

San Rocco è patrono dei comuni di Pisticci, Venosa, Montescaglioso, Ferrandina, Senise, Ruoti, Tolve, Salandra, Baragiano, Grottole, Satriano di Lucania, Roccanova, San Chirico Nuovo, Montemurro, San Giorgio Lucano, Savoia di Lucania, Ruvo del Monte, Castelmezzano, Sasso di Castalda, San Paolo Albanese. 

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