Lo scorso venerdì 24 Marzo, nella sede di Potenza dell’Università degli Studi della Basilicata, in Via Nazario Sauro, si è tenuto il convegno L’Europa in mano per celebrare i sessanta anni dei Trattati di Roma. Questi furono trattati istitutivi della CEE (Comunità Economica Europea) firmati a Roma nella sala degli Orazi e Curiazi del Campidoglio il 25 Marzo 1957. A firmarli furono i cosiddetti “sei Paesi fondatori”: Italia, Francia, Germania, Belgio, Olanda e Lussemburgo. Essi furono la pietra angolare del cammino di quella che all’inizio degli anni Novanta sarà poi denominata UE (Unione Europea).
La giornata si è aperta con i saluti del prorettore vicario dell’UNIBAS Michele Perniola, portando i saluti della rettrice Aurelia Sole impegnata, lo stesso giorno, nelle sedi universitarie di Matera. I ringraziamenti sono stati estesi, dallo stesso, ai promotori di questa giornata: al Professore Antonio Lerra; docente UNIBAS e presidente Deputazione Lucana di Storia Patria, alla filiale di Potenza della Banca d’Italia e alla stessa Università degli Studi della Basilicata. Dopo una breve riflessione sull’importanza dell’Europa nel corso della storia e nel presente dell’Italia, la parola è stata passata a Giancarlo Fasano direttore della filiale potentina della Banca d’Italia dal 2010. Fasano, ringraziando alcuni rappresentanti della stessa filiale, ha introdotto l’importanza economica dell’Unione Europea collegando questo saluto introduttivo a quelli che sono stati poi gli interventi sulla storia della filiale di Potenza di Raffaella Di Donato e le caratteristiche della nuova banconota da 50 euro della serie Europa di Michela D’Atena. La celebrazione potentina è stata affiancata, così come ricordato dallo stesso Fasano, da un’esposizione interattiva: “La Banconota delle idee” organizzata dalla Banca d’Italia a Roma e inaugurata il pomeriggio del 24 marzo.
Infine gli ultimi saluti sono stati portati da Debora Infante, Dirigente Ambito Territoriale di Potenza - Ufficio Scolastico Regionale per la Basilicata. Il suo saluto introduttivo ha voluto sottolineare l’importanza dell’internazionalizzazione in ambiente scolastico riferendosi esplicitamente alle parole di Mattarella durante le Celebrazioni a Camere riunite per i sessanta anni dalla firma dei Trattati di Roma; ovvero:” Oggi l’Europa appare quasi ripiegata su sé stessa. Spesso consapevole, nei suoi vertici, dei passi da compiere, eppure incerta sull’intraprendere la rotta. Come ieri, c’è bisogno di visioni lungimiranti, con la capacità di sperimentare percorsi ulteriori e coraggiosi.” Con queste parole il Capo di Stato, così come la Dottoressa Infante ha detto, si riferisce al coraggio e alle capacità dei giovani per portare avanti questa unità a livello europeo. Riportando dati numerici, ha evidenziato un processo di internazionalizzazione che si sta portando avanti negli ambienti di formazione dei giovani, sia con incontri a scuola sia con formazione di docenti all’estero e condivisione di modelli didattici differenti; per di più l’attenzione è stata posta anche sulla mobilità degli studenti grazie ai progetti Erasmus. Tutto ciò garantisce la formazione di generazioni di giovani capaci di sentirsi all’interno di una unità europea e di mantenere coesa l’Europa stessa.
Dopo questi saluti iniziali e l’inquadramento degli argomenti dello stesso convegno la parola è passata, con le proprie relazioni, ai professori: Antonio Lerra (Università degli Studi della Basilicata, Presidente Deputazione Lucana di Storia Patria), Salvatore Lardino (Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano, Presidente Comitato di Potenza), Raffaella Di Donato (Banca d’Italia – Filiale di Potenza), Michela D’Atena (Banca d’Italia – Filiale di Potenza) e Donato Verrastro (Università degli Studi della Basilicata).
Nel 2017, oltre ai 60 anni dalla stipula dei trattati di Roma, ricorre anche un altro anniversario, ovvero i 15 anni dall’introduzione dell’Euro, moneta che ormai fa parte della nostra vita dal 1 gennaio 2002 ed è attualmente la moneta ufficiale e legale di circa 335 milioni di cittadini, di diciannove dei ventotto paesi che costituiscono l’Unione Europea. E’ sicuramente il simbolo più tangibile dell’eurozona ma è anche un importante segno dell’identità culturale del nostro continente.
Nella grafica delle banconote, sono presenti simboli dell’appartenenza ad una stessa civiltà, come la presenza delle stelle che sono simbolo degli ideali di coesione e di solidarietà dei cittadini.
La D'Atena ha fatto notare che sul fronte delle banconote non sono presenti monumenti esistenti, ma elementi architettonici come portali, finestre e archi, tipici di sette stili che hanno caratterizzato l’Unione Europea, a partire dai €5 sulla quale è rappresentata un’architettura classica, segue la banconota da €10 con un’architettura romanica, la banconota da €20 con un’architettura gotica, quella da €50 che riporta un’architettura rinascimentale e le banconote da €100, €200 e €500 che raffigurano rispettivamente un’architettura barocca e rococò, un’architettura ottocentesca e per finire un’architettura novecentesca, mentre sul retro di ogni banconota è sempre raffigurato un ponte, simbolo di unione tra popoli diversi.
Il riferimento alle comuni origini culturali della civiltà europea è ancora più evidente nella nuova serie delle banconote dove vi è rappresentato il volto della figura mitologica di Europa, tratta da un vaso risalente a oltre 2000 anni fa ritrovato a Taranto.
L’Euro è la moneta legale dell’eurozona emessa dalla BCE (Banca Centrale Europea) ed è proprio questa che, grazie al trattato dell’Unione Europea, ha l’autorizzazione di emettere le banconote all’interno delle singole banche nazionali centrali, che si occupano non solo della produzione e della circolazione delle banconote, ma seguono tutto il ciclo del contante compreso il ritiro delle banconote che non rispondono più a delle particolari qualità e che vengono restituite alle filiali della Banca d’Italia che provvederanno a distruggerle.
Ogni banca funzionale si occupa della produzione di alcuni pezzi della banconota, come nel caso della Banca d’Italia che stampa i biglietti da €20 e €50.
Tutto il processo di produzione delle banconote avviene in quarantacinque giorni nei quali si susseguono diverse tecniche di stampa, come la stampa cartografica, la stampa tipografica, l’applicazione a caldo di elementi olografici ecc. e tutto avviene in maniera automatizzata grazie alle macchine e l’unico compito dell’uomo è quello di presidiare alcuni momenti e processi di verifica e controllo. Le banconote circolanti attualmente sono oltre 18 miliardi e di queste il 45% viene rappresentato proprio dalle banconote da €50.
Un fenomeno che purtroppo caratterizza gran parte dell’Europa da diversi anni è la falsificazione delle banconote: nel 2016 infatti sono state intercettate a livello europeo oltre 153 mila banconote false, in modo particolare in Francia, Italia, Germania e Spagna ed i biglietti più contraffatti sono risultati quelli da €20 e €50. In Italia, oltre il 79% dei biglietti falsi è attribuibile a delle stamperie dette “Napoli Group” che hanno sede nella zona di Napoli e dintorni; una statistica ci mostra che le regioni dove circolano il maggior numero di biglietti falsi sono Lombardia, Lazio e Campania.
Dopo questa introduzione, la Dott.ssa D’Atena ci ha mostrato, attraverso alcune immagini, le caratteristiche della nuova banconota da €50.
La nuova serie di banconote è stata introdotta per la prima volta nel 2013 con il biglietto da €5, nel 2014 fu introdotto il nuovo biglietto da €10, nel 2015 quello da €20 e il 4 aprile 2017 entrerà in circolazione la nuova banconota da €50, come abbiamo già ricordato.
Sono in fase di sviluppo le banconote da €100 e €200 che entreranno in circolazione presumibilmente verso la fine del 2018; è stato deciso che la seconda serie non comprenderà il taglio da €500, in considerazione dei timori che questa banconota possa agevolare attività illecite. Le nuove banconote in Euro presentano: gli stessi disegni della prima serie ispirati agli stessi stili architettonici, gli stessi colori ma molto più accentuati e vivi, conservano le stesse dimensioni delle precedenti ma la carta utilizzata ha una particolare consistenza e sonorità.
Nella progettazione delle nuove banconote si è tenuto conto del fatto che dal 2002 altri paesi sono entrati a far parte dell’Unione Europea, infatti ora la carta dell’Europa mostra anche Malta e Cipro e la scritta “Euro” compare in caratteri cirillici, oltre che latini e greci, così come l’acronimo della BCE è riportato in dieci varianti linguistiche anziché cinque.
Sono stati inseriti degli elementi di sicurezza che rendono queste banconote meno falsificabili e più facilmente riconoscibili, come il fatto che l’immagine principale, le iscrizioni e la cifra di grande dimensione indicante il valore sono stampate in rilievo.
Lungo i margini destro e sinistro della banconota sono stati inseriti una serie di trattini in rilievo realizzati con una particolare tecnica tipografica chiamata calcografia, che variano da banconota a banconota avente valore diverso e consentono anche alle persone non vedenti di poter distinguere il valore del taglio.
Tra le novità vi è l’introduzione di una filigrana che è possibile vedere solo guardando la banconota in controluce nel quale si può scorgere il ritratto sfumato di Europa.
Il francobollo presente nella prima serie delle banconote è stato sostituito da un ologramma, anch’esso visibile soltanto in controluce, nel quale si riconoscono la cifra del valore e una finestra con il ritratto di Europa. Anche il numero verde smeraldo posto in basso a sinistra produce l’effetto di una luce che si sposta in senso verticale e inoltre il colore cambia passando da verde smeraldo a blu scuro. In alcune aree della banconota sono state inserite delle sottili iscrizioni: questa micro scrittura diventa leggibile solo attraverso una lente di ingrandimento, come ad esempio la parola “Euro” inserita più volte nelle stelle presenti sopra il portale e sopra il capitello della colonna. Altri elementi di sicurezza sono visibili esclusivamente con delle attrezzature in dotazione alle banche, come delle lampade a luce ultravioletta oppure sotto una luce a infrarossi.
La nuova banconota da €50, come i tagli della serie “Europa” già emessi, circola insieme ai biglietti della prima serie, che continuano ad avere corso legale.
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