Il sacerdote don Gerardo Messina, giornalista e studioso di storia, nonché a lungo collaboratore di testate nazionali, è scomparso il giorno 11 febbraio 2017, a Potenza all’età di 84 anni. Nato a Potenza il 23 aprile 1932, don Gerardo era stato ordinato sacerdote il 15 agosto 1955, distinguendosi nella sua attività di cancelliere e archivista della curia, mentre dal 1992 era stato direttore dell’archivio storico diocesano, che aveva riordinato con grande perizia, avvalendosi dell'aiuto di giovani studiosi, che aiutava nelle loro ricerche con attenzione, cortesia e professionalità. Dal 1995 al 2000 fu promotore di giustizia nel tribunale diocesano per la causa di canonizzazione di monsignor Augusto Bertazzoni, per decenni arcivescovo di Potenza, con il quale aveva collaborato.
Pubblicista dal 1979, don Gerardo collaborò con la Rai, L’Osservatore Romano, Avvenire, La Gazzetta del Mezzogiorno, Cronache Lucane e alcune riviste specializzate, come la "Rassegna Storica Lucana" e il "Bollettino Storico della Basilicata": tra l'altro, della Deputazione Lucana di Storia Patria fu anche componente, così come fece parte dell'importante comitato scientifico per le celebrazioni del Bicentenario di Potenza Capoluogo.
Non voglio ricordare qui le molteplici attività di don Gerardo, che ho avuto modo di conoscere e frequentare nella mia attività di dottorando e ricercatore precario, quanto piuttosto rendere omaggio a una figura di sacerdote e studioso di grande attenzione e sensibilità. Don Gerardo sposava la sua grande preparazione archivistica ad una profonda convinzione: quella che i giovani studiosi vadano sempre e comunque aiutati, incoraggiandoli nella loro passione per la ricerca e la ricostruzione della storia della Basilicata e delle sue comunità. E in ciò metteva a disposizione consigli, spesso guidando personalmente le ricerche nell'archivio diocesano che aveva magistralmente riordinato, rendendolo fruibile con criteri moderni.
Ho personalmente collaborato con lui come componente il Comitato di Redazione dei due volumi su Potenza Capoluogo, quando, in un immane lavoro di correzione di bozze ed editing, don Gerardo si mostrava prodigo di consigli e di testi, di informazioni bibliografiche e documentarie che pochi, a tutt'oggi, sanno padroneggiare come lui. Ne ricordo il sorriso e la gentilezza, la grande preparazione e l'incoraggiamento che mi dava nel dedicarmi, al di là della carriera, alla mia passione di studioso di storico.
Con lui se ne va forse l'ultimo degli studiosi che hanno svelato l'identità della comunità potentina e lucana con passione ed orgoglio, in modo sommesso e costante, senza gloriarsi del proprio essere "Storici", ma mirando a divulgare e far conoscere la storia della nostra regione.
Arrivederci, caro don Gerardo.
Nessun commento:
Posta un commento