Francesco Mario Pagano nacque l’8 dicembre 1748 a Brienza, allora in Principato Citra (attuale provincia di Salerno), da famiglia benestante di notai originari di Nocera de’ Pagani. A quattordici anni si trasferì a Napoli presso lo zio sacerdote, Nicola, per proseguire gli studi: ebbe come maestri Gherardo Degli Angeli, Giovanni Spena e Antonio Genovesi. Dallo Spena apprese il greco ed il latino, mentre seguì le lezioni di Genovesi all’università di Napoli, laureandosi nel 1768 con il Politicum universae Romanorum nomothesiae examen, dedicato a Leopoldo di Toscana ed all’amico grecista Giuseppe Glinni di Acerenza.
L’anno dopo, Pagano concorse alla cattedra di Etica nel Real Collegio della Nunziatella con il Disegno del sistema della scienza degli uffizi, un trattato sui doveri dell’uomo. Tuttavia, non avendo superato l’esame, solo nel 1770 fu nominato Lettore straordinario di Etica all’università. Entrò nel circolo del marchese Francescantonio Grimaldi, dove conobbe Gaetano Filangieri, autore della Scienza della Legislazione. Nel 1771 pubblicava l’Oratio ad comitem Alexium Orlov, nella quale prospettava la necessità di liberare la Grecia dalla dominazione turca creando uno Stato russo dalle ceneri dell’Impero ottomano.
Nel 1775, Pagano ottenne anche la cattedra di Diritto criminale e si dedicò all’attività forense fino al 1784. Di quest’attività restano tre Allegazioni.
I proventi dell’attività di avvocato criminale gli consentirono di acquistare un terreno all’Arenella, dove costituì una sorta di accademia, alla quale partecipava, tra gli altri, Domenico Cirillo; nel contempo, Pagano aderì alla Massoneria di rito scozzese. Apparente testimonianza dell’adesione alle idee massoniche di rinnovamento è la tragedia Gli esuli tebani, pubblicata nel 1782, dedicata a Filangieri. Del 1783 è il primo volume dei Saggi Politici, oggetto di feroci critiche per l’apparente materialismo e panteismo, nel frattempo, Pagano componeva (1784), l’Aritmetica legale, pubblicata postuma nel 1806 con il titolo di Logica dei probabili, e, nel 1787, pubblicava le Considerazioni sul processo criminale e le due tragedie Gerbino e Agamennone, dedicate alla regina Carolina. Due anni dopo fu nominato avvocato dei poveri, componendo il Ragionamento sulla libertà del commercio del pesce, un’appassionata difesa della libertà del commercio tramite, tra l’altro, l’abolizione delle assise. Nel 1791, la seconda edizione dei Saggi in tre volumi non ottenne il consenso del pubblico e fu messa all’Indice.
Nel 1794 assunse la difesa dei partecipanti alla congiura giacobina: tuttavia, sospettato anch’egli, il 26 febbraio 1796 fu arrestato e rinchiuso in Castelnuovo. Scarcerato il 25 luglio del 1798, riparò clandestinamente a Roma, dove ricevette la cattedra di Diritto nel Collegio Romano. In seguito, dopo un soggiorno a Milano, tornò a Napoli il 1 febbraio 1799, entrando tra i 25 componenti il Governo provvisorio e, in seguito, assumendo la presidenza del Comitato Legislativo e sostenendo alcune leggi di capitale importanza come quella sull’abolizione dei fedecommessi (10 febbraio), sull’abolizione delle servitù feudali (5 marzo), del testatico (22 aprile), della tortura (1 maggio). Fu, inoltre, estensore del Progetto di Costituzione della Repubblica napoletana.
Arrestato con gli altri patrioti alla caduta della Repubblica, Pagano fu rinchiuso nel carcere della Vicaria e impiccato in Piazza Mercato il 29 ottobre 1799.
Le opere di Mario Pagano
Francisci Marii Pagani Burgentini Politicum universae Romanorum nomothesiae examen libro singulari in treis parteis diviso comprehensum, Neapoli, Josephus Raymundus jure legitimeque excudebat, 1768; Francisci Marii Pagani Oratio ad comitem Alexium Orlow virum immortalem victrici moschorum classi in expeditione in mediterraneum mare summo cum imperio praefectum, [dopo il 1770]; Gli Esuli tebani. Tragedia di Francesco Mario Pagano, Napoli, s.e., 1777; Contro Sabato Totaro, reo dell'omicidio di D. Giuseppe Gensani in grado di nullità aringo secondo di Francesco Mario Pagano, Napoli, s.n., 1784; Il Gerbino tragedia e l'Agamennone monodramma-lirico dell'avvocato Francesco Mario Pagano, Regio Professore di Diritto Criminale nell'Università napoletana, Napoli, presso i Fratelli Raimondi, 1787; Considerazioni di Francesco Mario Pagano sul processo criminale, In Napoli, nella Stamperia Raimondiana, 1787; Ragionamento sulla libertà del commercio del pesce in Napoli. Diretto al Regio Tribunale dell'Ammiragliato e Consolato di Mare da Francesco Mario Pagano, Napoli, s.n., 1789; Corradino tragedia di Francesco Mario Pagano, Napoli, presso Filippo Raimondi, 1789; De' saggi politici di Francesco Mario Pagano, In Napoli, a spese di Filippo Raimondi, 1792; L' Emilia. Commedia in cinque atti di Francesco Mario Pagano, Napoli, presso Filippo Raimondi, 1792; Saggi politici de' principii, progressi e decadenza della societa' di Francesco Mario Pagano, voll. 1-3, Napoli, 1792-1799; Discorso recitato nella Società di Agricoltura, Arti e Commercio di Roma nella pubblica seduta del di 4 complenentario anno 6. della libertà, Roma, presso il cittadino V. Poggioli, anno VI (1798); Considerazioni di Francesco Mario Pagano sul processo criminale, Milano, nella Tipografia Milanese di Tosi e Nobile contrada nuova, 1801; Principj del codice penale e logica de' probabili per servire di teoria alle pruove nei giudizj criminali di Francesco Mario Pagano opera postuma con alcune note: ed aggiuntovi in fine un trattatino sui principj del codice di polizia, Napoli, dalla tipografia di Raffaele Di Napoli, 1819
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